Indice
Della brutta faccenda di Garlasco si è parlato per settimane, si è indagato, se ne è fatto un caso nazionale, ma nonostante tutti questi sforzi non si riesce a vedere la luce e l’intrico di informazioni è sempre più fitto.
La cosa che emerge più appariscente è l’assoluta normalità delle vite dei protagonisti. Chiara e Alberto, una coppia perfetta in una provincia perfetta, innamorati da tempo, benvoluti da tutti, storie immacolate, neppure uno spinello, due bei ragazzi, studiosi, volenterosi, gentili, educati, pare addirittura casti, o quasi, insomma una storia da favola.
tratto da un articolo di Marco Volante
Per me ci sono delle forti analogie tra questo delitto e quello di Cogne.
1) i sospettati appartengono a famiglie benestanti
2) Garlasco e Cogne..due piccole citadine di provincia
3) l'arma del delitto..introvabile.
MI chiedo,se l'indagato non fosse Alberto Stasi ma un giovane disoccupato che magari ha avuto piccoli problemi con la giustizia,sarebbe ancora libero?
secondo me il caso sarebbe già chiuso..colpevole.La stessa cosa vale per la Franzoni che ha alle spalle una famiglia potente tanto da potersi permettere i migliori avvocati.
Il Ris è entrato ancora una volta nella villetta di via Pascoli 8, a Garlasco. I carabinieri hanno effettuato altri rilievi. Soprattutto - accompagnati dai genitori di Chiara Poggi e dal fratello Marco - hanno cercato di individuare una possibile arma tra gli oggetti contenuti nelle stanze. La ricerca del corpo contundente con il quale la giovane è stata colpita più volte, violentemente, al cranio, è di fondamentale importanza.
Tuttavia la ricerca odierna non ha avuto esito. A rivelarlo ad Affari è Enrico Giarda, figlio del professor Angelo, dello studio legale che sta curando la difesa di Alberto. "Non c'è nessuna novità. Non hanno trovato l'arma. Semplicemente, i genitori di Chiara dovevano prendere degli indumenti". I carabinieri non cercavano quindi alcun oggetto contundente? "No, assolutamente no". L'avvocato Giarda, figlio del professor Angelo, che sta curando in prima persona il caso, risponde anche alle continue voci su un presunto rapporto tra Alberto Stasi e Marco Panzarasa, il suo migliore amico. "Lasciamo perdere queste voci. Guardiamo le cose concrete, i fatti.
dice l'avvocato,guardiamo alle cose concrete,i fatti.Di cose concrete cè ne sono,come le scarpe di Alberto,senza alcuna traccia di sangue,come le piccole macchie sui pedali della bicicletta dello Stasi(contenevano dna di Chiara).
Il giudice non ha convalidato il fermo dello Stasi perchè:
Non c'è univocità sui risultati degli esami scientifici compiuti dai Ris sulle tracce biologiche trovate su entrambi i pedali della bicicletta sequestrata ad Alberto Stasi.
Una differente interpretazione sugli esiti delle analisi effettuate dai Ris era già emersa durante l'udienza di convalida di ieri. Secondo l'accusa, le tracce biologiche trovate sui pedali sono macchie di sangue di Chiara Poggi, mentre per la difesa si tratterebbe di tracce biologiche (forse saliva o sudore) e non di sangue.
Quindi, il giudice ha ritenuto di non avvalorare nè la tesi dell'accusa, nè quella della difesa, essendo entrambe delle parti, e di non considerare un grave indizio a carico di Stasi quelle tracce.
Concludendo..Alberto è colpevole? questo non lo so,ma se al suo posto si fosse trovato un pinco pallino qualsiasi il caso sarebbe già chiuso,indovinate come...
La cosa che emerge più appariscente è l’assoluta normalità delle vite dei protagonisti. Chiara e Alberto, una coppia perfetta in una provincia perfetta, innamorati da tempo, benvoluti da tutti, storie immacolate, neppure uno spinello, due bei ragazzi, studiosi, volenterosi, gentili, educati, pare addirittura casti, o quasi, insomma una storia da favola.
tratto da un articolo di Marco Volante
Per me ci sono delle forti analogie tra questo delitto e quello di Cogne.
1) i sospettati appartengono a famiglie benestanti
2) Garlasco e Cogne..due piccole citadine di provincia
3) l'arma del delitto..introvabile.
MI chiedo,se l'indagato non fosse Alberto Stasi ma un giovane disoccupato che magari ha avuto piccoli problemi con la giustizia,sarebbe ancora libero?
secondo me il caso sarebbe già chiuso..colpevole.La stessa cosa vale per la Franzoni che ha alle spalle una famiglia potente tanto da potersi permettere i migliori avvocati.
Il Ris è entrato ancora una volta nella villetta di via Pascoli 8, a Garlasco. I carabinieri hanno effettuato altri rilievi. Soprattutto - accompagnati dai genitori di Chiara Poggi e dal fratello Marco - hanno cercato di individuare una possibile arma tra gli oggetti contenuti nelle stanze. La ricerca del corpo contundente con il quale la giovane è stata colpita più volte, violentemente, al cranio, è di fondamentale importanza.
Tuttavia la ricerca odierna non ha avuto esito. A rivelarlo ad Affari è Enrico Giarda, figlio del professor Angelo, dello studio legale che sta curando la difesa di Alberto. "Non c'è nessuna novità. Non hanno trovato l'arma. Semplicemente, i genitori di Chiara dovevano prendere degli indumenti". I carabinieri non cercavano quindi alcun oggetto contundente? "No, assolutamente no". L'avvocato Giarda, figlio del professor Angelo, che sta curando in prima persona il caso, risponde anche alle continue voci su un presunto rapporto tra Alberto Stasi e Marco Panzarasa, il suo migliore amico. "Lasciamo perdere queste voci. Guardiamo le cose concrete, i fatti.
dice l'avvocato,guardiamo alle cose concrete,i fatti.Di cose concrete cè ne sono,come le scarpe di Alberto,senza alcuna traccia di sangue,come le piccole macchie sui pedali della bicicletta dello Stasi(contenevano dna di Chiara).
Il giudice non ha convalidato il fermo dello Stasi perchè:
Non c'è univocità sui risultati degli esami scientifici compiuti dai Ris sulle tracce biologiche trovate su entrambi i pedali della bicicletta sequestrata ad Alberto Stasi.
Una differente interpretazione sugli esiti delle analisi effettuate dai Ris era già emersa durante l'udienza di convalida di ieri. Secondo l'accusa, le tracce biologiche trovate sui pedali sono macchie di sangue di Chiara Poggi, mentre per la difesa si tratterebbe di tracce biologiche (forse saliva o sudore) e non di sangue.
Quindi, il giudice ha ritenuto di non avvalorare nè la tesi dell'accusa, nè quella della difesa, essendo entrambe delle parti, e di non considerare un grave indizio a carico di Stasi quelle tracce.
Concludendo..Alberto è colpevole? questo non lo so,ma se al suo posto si fosse trovato un pinco pallino qualsiasi il caso sarebbe già chiuso,indovinate come...
